Leggere è innanzitutto un’avventura solitaria che ci dà l’opportunità di rimanere soli con noi stessi per soffermarci a riflettere sulle questioni più o meno importanti che sono state fermate da qualcun altro su un pezzo di carta. Ma può trasformarsi anche in momento di condivisione nel momento in cui ci si confronta con gli altri in merito alle parole di uno stesso libro.
Tuttavia ogni persona è un conglomerato di storie, esperienze, gioie, delusioni, fallimenti, errori, convinzioni, ideali che la portano a essere profondamente diversa rispetto alle altre. Per questo ciascuno di noi, pur leggendo lo stesso libro legge, in realtà libri differenti. Il critico e scrittore Edmund Wilson intendeva proprio questo quando disse che “non ci sono due persone che abbiano letto lo stesso libro”.
E lo scopo dei Bookforum che da aprile 2016 si svolgono mensilmente a Cardile, vuole essere proprio questo: mettere in relazione i diversi punti di vista delle persone grazie alla storia raccontata da uno stesso libro. Perché condividendo diverse prospettive su una stessa narrazione si impara a stare insieme, si riflette su tematiche che da sempre interessano il nostro vissuto (l’amore, l’amicizia, il perdono, la sofferenza, la gioia, il dolore, il rispetto, la diversità etc. ) e, spesso, si utilizza il libro come “pretesto” per parlare della storia attuale, di quanto avviene intorno a noi, della bellezza e delle contraddizioni che, da sempre, caratterizzano questo nostro mondo.