Un presepe per la valorizzazione del borgo di Cardile in chiave turistica
L’obiettivo che si è prefisso l’oratorio è stato quello di creare i presupposti per avviare un turismo culturale nel centro storico con gli angoli più suggestivi richiamati nel presepe, attraverso degli approfondimenti antropologici e biblici. Infatti, durante le fasi di programmazione progettuale l’oratorio ha effettuato tramite la collaborazione di un docente di antropologia culturale dell’Università degli Studi di Salerno una ricerca sulle tradizioni, sulle arti e mestieri, nonché sul modo di vestire del popolo cilentano nel periodo ottocentesco al fine di rappresentare le arti e i mestieri tipici del passato nel Cilento e gli abiti delle popolane o dei contadini o degli artigiani indossati nelle loro quotidiane occupazioni. Inoltre, attraverso una ricerca biblica, il parroco di Cardile si è preoccupato di descrivere con delle idonee schede allestite nella sala del presepe sotto forma di mostra il significato dei vari simboli cristiani rintracciabili nella Bibbia e di cui si fa’ menzione nel presepe con i suoi personaggi e con gli scenari rappresentati. Ad esempio, sono stati descritti i simboli nella Bibbia dell’acqua del fiume, del pane, del pesce, del fuoco o il significato del bue e dell’asinello, della tessitrice, etc..
Altro obiettivo che si è proposto il presente progetto è quello di avviare il flusso turistico verso le zone interne del Cilento che oggi sia a causa dell’allontanamento dei giovani dai paesi e sia per il basso tasso di natalità stanno subendo un declino sociale, culturale ed economico. L’idea si fonda soprattutto sulla destagionalizzazione del flusso turistico, considerato che l’iniziativa si svolge nel periodo natalizio e lontano dalle iniziative culturali e gastronomiche che si sprecano durante il periodo estivo sul territorio cilentano. Il tutto in conformità con le linee programmatiche della Regione Campania.
L’iniziativa che si propone di essere pluriennale (DAL 15 NOVEMBRE AL 2 FEBBRAIO DI OGNI ANNO) e di modificare nel corso degli anni la struttura del presepe per far conoscere al visitatore altri e nuovi angoli suggestivi del borgo antico di Cardile vuole coinvolgere con le schede di partnariato in primis il Comune di Gioi e poi l’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno per finalità di promozione turistica ed infine il Parco nazionale del Cilento all’interno del quale ricade il borgo antico di Cardile al fine anche di avviare una riqualificazione architettonica del centro storico che con la sua intricata serie di viuzze coperte da archi in pietra costituisce ancora un scrigno di bellezza architettonica da tutelare. I lavori sul presepe a cura della Ditta “Tutto sughero” di Sessa Vincenzo di Vietri sul Mare (SA) hanno evidenziano una particolare cura nei dettagli degli scorci del centro storico che senza dubbio sollecitano anche le istituzioni e i privati ad intervenire sul borgo antico di Cardile al fine di tutelarlo come un monumento vero e proprio.
In via immediata si possono conseguire solo alcuni benefici, soprattutto da un punto di vista immateriale e sotto l’aspetto di conoscenza del luogo e delle sue connesse conoscenze storiche-culturali. A lungo termine si può pensare al ritorno che si potrebbe avere in chiave turistica per il territorio. Si potrebbe avviare così un turismo culturale, con la valorizzazione dei borghi antichi ormai abbandonati e sfitti e di conseguenza si avrebbe un ritorno economico per i proprietari delle case del centro storico, che potrebbe diventare un “Paese albergo”, come avviene in altre realtà d’Italia. Inoltre, i benefici possono ricadere sui visitatori nel contesto di un turismo di benessere, da un punto di vista della salubrità psico-fisica, considerato che nel Comune di Gioi sono stati realizzati di recente dei percorsi a piedi, a dorso d’asino o di cavallo o in bici tra Gioi e Cardile, i quali possono costituire per il turista un riappropriarsi e un riconciliarsi con la natura, in un mondo come quello attuale in cui si è vittima di ansia e di preoccupazioni per la frenesia della vita quotidiana soprattutto nelle città.
Infine, i benefici ricadrebbero anche sull’artigianato e sull’agricoltura, settori che sono in forte declino, visto che i prodotti provenienti dalla terra o dalle mani creatrici dell’artigiano non trovano collocazione sul mercato: si pensi solo alla grande tradizione per l’olio d’oliva di Cardile, che resta invenduto, nonostante che i terreni calcarei di Cardile producano un olio extra-vergine di eccellenti qualità per le sue caratteristiche organolettiche.