Scheda tecnica
L’elaborazione della “Via crucis” di Cardile è stata fedelmente rispettosa della più pura tradizione ecclesiastico-cattolica, anche perché il protestantesimo non prevede “viae crucis”. Le varie scene, realizzate dal dott. Angelo Antonio Rizzo, raffigurano i personaggi delle diverse “Stazioni”. Queste, nel complesso, sono in numero di quattordici. Sono state realizzate in pannelli di materiale ceramico ed ogni pannello raffigura una singola stazione.
Le sculture sono state realizzate a “tutto tondo” ed il ricorso al bassorilievo sul pannello retrostante è stato molto limitato. Ogni pannello ha una dimensione di 40×60 cm. E’ indubbio che il luogo ove è stata collocata l’opera ha dettato necessariamente la scelta del materiale. Infatti la scelta di una via del paese e quindi la esposizione dei pannelli alle intemperie, esclude l’impiego delle normali argille (refrattarie e non), perché altamente permeabili all’acqua e pertanto fortemente sensibili al gelo con rischi di rotture e disgregazione in poco tempo. Queste considerazioni hanno obbligato alla scelta di una ceramica non porosa, difficilmente permeabile all’acqua e quindi difficilmente aggredibile dal gelo. La scelta quindi è caduta necessariamente sul rosso del cotto toscano.