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Messaggio per il nuovo anno dall’omelia di don Ang...

Messaggio per il nuovo anno dall’omelia di don Angelo

La prima parola che riscontriamo nelle sacre scritture del 1° dell’anno è la parola “benedizione”. Il Signore benedice, cioè “benedire” significa “dire bene”, “parlare bene di qualcuno”. Quindi, significa che Dio dice bene di me. Quando andiamo in Chiesa abbiamo di Dio un concetto sbagliato, perché siamo portati a pensare che Dio ci controlla e quindi siamo portati a pensare che dobbiamo verificare prima se la nostra coscienza sia pulita. Invece, la cosa straordinaria è che Dio non ti controlla, ma ti benedice, perché parla bene di te. Può essere che per una intera settimana hai disprezzato il tuo comportamento, mentre Dio parla bene di te. La cosa straordinaria è sentire a messa che nonostante tutto Dio ha stima di te e dice bene di te. Tu sei portato a “maledire”, cioè a dire male e a maledire la tua vita e la tua storia, la tua famiglia, il tuo paese e tutte le persone che infastidiscono la tua vita; ma Dio cerca di far capire che nonostante le avversità, le sfortune della vita, che molto spesso imputiamo a Dio o agli altri, ma che in verità scaturiscono solo dalla vita, dobbiamo accettare le difficoltà quotidiane come una benedizione. Il messaggio per questo nuovo anno è che il male deve essere trasformato da noi in bene, che le negatività debbono essere considerate non come una sfortuna, ma come positività, come qualcosa che grazie al Nostro essere ottimisti, riusciamo a trarre dal male il bene.


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